La parola "Tantra", di origine sanscrita, può assumere una vastissima gamma di significati: essa infatti rappresenta tanto la trama del tessuto, quanto la spola del telaio, ma è anche una dottrina mistica o magica, un testo scientifico e lo svolgimento di una cerimonia.

Un termine polisemantico, impossibile quindi da tradurre in italiano e del quale è difficile cogliere appieno tutte le sfumature di significato. Provare a definire questo termine è dunque arduo, ma necessario per evitare fraintendimenti pericolosi, esso deriva dalla radice TAN "espansione" e TRA, "liberazione" il termine "TANTRA" sta dunque a indicare un insieme di dottrine e di pratiche millenarie volte all'espansione dell'ordinario stato di coscienza nei vari settori della vita.

Il Tantra in Occidente
Negli ultimi anni alcuni studiosi tra cui psicologi e ricercatori tedeschi hanno riscoperto il valore terapeutico e liberatorio della pratica del Tantra nella ricerca sessuologica. Unendo elementi della psichiatria occidentale e del Tantra hanno creato una disciplina che grazie a prarticolari esercici fisici, meditazione dinamiche e fantasie guidate, aumenta il grado di soddisfazione sessuale, della conseapevolezza di se stessi della capacità di relazionarsi con gli altri.

Shakti e Shiva
Il tantrismo che la verità ultima risieda nella totale compenetrazione dell'energia maschile (Shiva) con quella femminile (Shakti). Shiva, il Dio maschile, è raffigurato simbolicamente con un lingam, un fallo eretto che si trova riprodotto ovunque inpietra, marmo, metallo e ghiaccio(come ad Amarnath), mentre Shaki, la suo consorte, è simboleggiata con una yoni, l'organo sessuale femminile, di forma ovale o circolare. Non è raro ritrovare nei vari templi questi due simboli uniti e compenetrati che vengono venerati come immagine stessa del divino. Shiva e Shaki sono gli archetipi della coscienza e dell energia cosmica.